volvariella volvacea

 
 
 


Si pensa che la coltivazione di Volvariella  noto anche come “Il fungo della paglia”, abbia avuto inizio in Cina nel 1822 per poi diffondersi in altri paesi asiatici.

Per la preparazione del substrato di coltivazione possono essere utilizzati molti sottoprodotti e materiali di scarto di attività agricole: paglia di riso, giacinto d’acqua, scarti della lavorazione dell’olio di palma, foglie di banana e segatura, scarti della lavorazione del cotone e della canna da zucchero.

Generalmente tali materiali subiscono un breve compostaggio (2-3 giorni) ed una breve pastorizzazione (2 ore a 140°F).

Volvariella si presta bene ad essere coltivata ai tropici, a causa delle elevate temperature di coltivazione: in fase di incubazione il substrato è mantenuto a 31-35°C per 4-6 giorni, mentre in fase di fruttificazione la temperatura ambiente è fra 27-31°C.

Non è indispensabile la presenza di terra di copertura. Gli scarti della lavorazione del cotone (provenienti dalle industrie tessili) danno buoni risultati, sia in termini di resa (Efficienza biologica 30-45%) che di tempi di fruttificazione (4-5 giorni dalla semina) e di raccolta (9 giorni dopo la semina).

 

Volvariella volvacea (Bull. Ex Fr.) Sing.