PHILIP Ross
E’ un artista americano che lavora con gli organismi viventi, in ambienti controllati riesce a manipolarli e trasformarli in sculture.
PHILIP Ross
E’ un artista americano che lavora con gli organismi viventi, in ambienti controllati riesce a manipolarli e trasformarli in sculture.
Mycotecture
Chris Drury è un artista inglese che utilizza come materia prima del proprio lavoro i funghi, da lui definiti i veri riciclatori dell'ecosistema e quindi elementi naturali in grado di ricordare all'uomo la caducità della vita e, allo stesso tempo, di riassumere il ciclo dell'universo.
In effetti, come ricorda Drury, “I funghi possono nutrire, uccidere o curare”.
La sedia della designer Shinwei Rhoda Yen è semplice, biodegradabile ed al tempo stesso funge da substrato per la coltivazione di ottimi funghi….
La parte inferiore della sedia infatti è stata inoculata con le spore del fungo e se tenuta in ambiente esterno può svolgere una duplice funzione:
sgabello e substrato di coltivazione.
Ma la cosa più importante è che con il tempo si degrada naturalmente!
Pure culture
Utilizzando il Ganoderma lucidum Ross ha creato opere d’arte viventi che si trasformano, completandosi, nel tempo.
Reyers è un artista olandese conosciuto per le sue “installazioni” nelle quali fonde e mette a confronto il mondo artificiale costruito dall’uomo con la bellezza e la forza della Natura.
CHRIS DRURY
ZEGER REYERS
shinwei rhoda yen
Carsten höller, Arte = interazione e trasporto
C'è una distorsione nella forma, nella dimensione e nell'orientamento delle immagini, che destabilizzano il visitatore e lo conducono, come in uno scivolo quantico, a sperimentare qualcosa che va oltre la realtà ordinaria.
In alcuni suoi esperimenti ai visitatori vengono forniti occhiali speciali che consentono di vedere le immagini capovolte, come nell'esperimento di G. Stratton condotto all'inizio del XX secolo.
La retina in effetti riceve un'immagine che poi il cervello elabora e capovolge per cui, il mondo “reale”, è quello a testa in giù!
è un artista belga con un dottorato in biologia alle spalle, per lui l'arte è un mezzo cognitivo, uno strumento con il quale analizzare la realtà attraverso il “disorientamento”.
VINCENT FLODERER, ORIGAMI e crimp paper
LEIGH MARTIN